La via della gloria
Robert A. Heinlein è indubbiamente uno degli autori più importanti – e più noti – nel campo
della fantascienza, e questa fama riposa su moltissimi romanzi e racconti che
nell’arco di quarant’anni di carriera hanno esplorato e spinto a maturazione i filoni
fondamentali di questa narrativa. Senza mai specializzarsi in uno solo, infatti, Heinlein si è
cimentato con le più svariate tematiche apportando ogni volta un contributo
personalissimo; è il caso di questo romanzo dove, finalmente, il realismo di
questo autore decide di affrontare il lato più propriamente fantastico della fantascienza,
quello che permette ad un reduce americano dal sud est asiatico di scendere
involontariamente in lizza contro golem e Divoratori d’Anime, draghi ed altre poco
simpatiche creature che infestano il cammino di ogni eroe. La via della gloria di Evelyn
Cyril Gordon, eroe suo malgrado, si rivela fin dall’inizio cosparsa di pericoli e di ingannevoli
vittorie che la maliziosa destrezza dell’autore trasforma, in bilico fra grottesco e surreale,
e pur con una punta di autoironia, in una pungente satira di un certo modo di vivere
americano… e anche di altri paesi.

Robert Anson Heinlein è nato a Butler (Missouri) nel 1907.
Dopo alcuni anni passati nella Marina degli Stati Uniti, si è dedicato alla stesura di manuali
tecnici e alla narrativa, iniziando a pubblicare nel 1939. Vincitore per ben quattro volte
del massimo premio americano per la fantascienza, l’Hugo Award, ha prodotto fino ad oggi
moltissimi racconti e romanzi, tra i quali ricordiamo: “Double Star” (1956), “Starship
Troopers” (1959), “Strange in a Strange Land” (1961) “The Moon is a Harsh Mistress”
(1965) e il più recente, “Time Enough for Love” (1973). Ha inoltre al suo attivo un buon
numero di libri per ragazzi.
Fabriani