La fine della paura |
Sebbene sia arrivato con un certo ritardo sulla scena della science fiction internazionale, |
dopo aver svolto diverse attività in vari paesi del mondo, Harry Harrison si sta rifacendo in |
modo fulmineo del tempo perduto. Solo un anno fa, doveva ancora redigere la stesura |
definitiva di quello che è forse il suo capolavoro, The Galactic Hero. Oggi, quel romanzo è |
stato acquistato da ben quattro editori di lingua inglese; una delle maggiori editrici |
americane, la Doubleday, gli ha praticamente commissionato questo Plague from Space; |
ha quasi ultimato la stesura di un altro importante romanzo sul problema della |
sovrappopolazione; ha ricevuto l’incarico di realizzare una antologia di science fiction |
antropologica, per la quale scriverà l’introduzione addirittura Margaret Mead, uno dei più |
celebri antropologi del mondo; e ora, per la seconda volta consecutiva, un suo romanzo |
appare in una traduzione straniera prima ancora che nell’edizione originale, come già |
avvenne per The Galactic Hero, un avvenimento che ci sembra non si sia mai verificato |
per nessun altro autore di science fiction. Si può considerare Harry Harrison, oggi, come |
uno degli autori di science fiction sulla cresta dell’onda, ormai consacrato nella schiera dei |
migliori da quell’ironico e scottante romanzo che è Un eroe galattico. |
Tuttavia, i lettori che nella stragrande maggioranza, hanno accolto con approvazione Un |
eroe galattico e, in precedenza, L’ingegnere etico, si aspetteranno di ritrovare in La fine |
della paura l’Harrison satirico e pungente che già conoscono: invece, con la versatilità |
che distingue i più noti specialisti, Harrison questa volta ha completamente cambiato |
registro: La fine della paura è un romanzo profondamente drammatico, costruito a |
suspense su schemi ormai classici. Il tema del morbo dallo spazio ha numerosi precedenti |
in science fiction: basterebbe ricordare il romanzo dallo stesso titolo, Plague from Space, |
di George O. Smith (uno dei tanti Smith celebri della fantascienza). Poteva essere, da |
parte di Harrison, un atto di presunzione o un cosciente tentativo di saggiare le proprie |
forze su un banco di prova di questo genere. A giudicare dal risultato, si può affermare |
che è vera la seconda ipotesi: il tema classico acquista, nel romanzo di Harrison, una |
tensione costante, una forza realistica e un equilibrio ammirevoli. Con un gesto simpatico, |
Harrison ha scelto come protagonista del suo romanzo un italo-americano, il dottor Sam |
Bertolli: La fine della paura è uno dei pochissimi romanzi americani di sf, se non l’unico, ad |
avere un protagonista dal nome italiano. Poiohè conosce bene il nostro paese, Harrison ha |
rinnegato il vecchio cliché dell’italoamericano gangster o miserabile, ma ha conservato a |
Sam Bertolli le qualità e i difetti tipici degli italiani: ne ha fatto un uomo impulsivo, |
ostinato, ribelle, ma dotato di coraggio e di intelligenza prontissimi. E, al fianco di Sam |
Bertolli, troviamo un’altra figura che per molti costituirà una sorpresa: quella di Cleaver |
Burke. Alcuni lettori — molto pochi, per la verità — hanno criticato in Un eroe galattico |
l’antimilitarismo di Harrison; secondo loro, Harrison, anzichè puntare il dito contro gli |
eccessi pericolosi di un sistema, avrebbe generalizzato, qualificando i militari, in quanto |
tali, di egoisti, di incompetenti e di incoscienti. Quasi a smentire queste affermazioni |
imprecise, ecco il deuteragonista di La fine della paura: il generale Burke, un militare di |
stampo antico, tradizionalista, temutissimo dai subordinati e dai politicanti. Eppure, |
Cleaver Burke è l’unico, in un mondo di uomini politici impazziti dalla paura e spinti a misure |
catastrofiche, a conservare la lucidità e la ragione: si serve del suo potere e dei suoi |
uomini per organizzare una azione che confina con la ribellione e che pure, in quel |
momento, è la sola speranza di salvare l’umanità. Costruito con eccellente abilità |
tecnologica e con un calcolato effetto di suspense, Plague from Space è già considerato, |
dai direttori delle collane che si sono affrettati ad assicurarsene i diritti per la |
pubblicazione nella lingua originale, un piccolo classico del genere: di completa tradizione |
fantascientifica nello spirito più ortodosso alla Analog, eppure robustamente moderno. |
Tellini |