L'ingegnere etico |
Nel luglio scorso, al Festival di Trieste, il giornalista Francesco Biamontiti, intervistando |
Kingsley Amis per conto della rivista triestina di politica e di cultura Umana, gli chiese di |
elencargli le opere e gli autori di fantascienza più significativi: e Amis, insieme a Wells, |
Vonnegut, W. Miller jr., Asimov, Pohl e Kornbluth, Clarke, Ballard, Blish e Wyndham, citò |
anche Harry Harrison. Irrequieto e brillante, dotato di curiosità e di interessi vastissimi, |
Harry Harrison è un autore che si è fatto luce nel campo della science-fiction in questi |
ultimi anni, conquistandosi un posto nelle più famose antologie, compresa quella curata da |
Brian Aldiss per i Penguin Books. Aggiungo che, se dovessi compilare un elenco ideale dei |
dieci migliori racconti di sf del mondo, dovrei includervi il suo Le strade di Ashkabn, una |
violenta e umanissima interpretazione del problema religioso in chiave fantascientifica |
(avviso agli… interessati: niente da fare, i diritti di quel racconto sono al sicuro!). Il |
romanzo che Galassia vi presenta questo mese, L’ingegnere etico, appartiene a quel filone |
piuttosto recente che rifacendosi solo in apparenza ai temi classici della space-opera — |
o melodramma spaziale — sceglie come sfondo un’umanità regredita per presentare un |
conflitto di idee, politiche, morali o religiose: esempi di questo genere che voi già |
conoscete sono il romanzo Premio Hugo Uomini e draghi di Vance e il più modesto ma forse |
più drammatico e disperato Gli uomini nelle caverne di William Tenn. Nel suo Ingegnere |
etico Harrison esaspera il tono drammatico fino al grottesco, ponendo di fronte la |
concezione pragmatista di Jason dinAlt e l’ostinata, maniaca, impratica virtù di Mikah |
Samon, nell’ambiente catalizzatore rappresentato da una civiltà retrograda e feroce, sia |
uno schiavismo più totale e più terribile di quello che la Terra ha purtroppo conosciuto e |
che ancora conosce, in alcuni paesi dell’Africa e dell’Asia. In questo nuovo filone della |
science-fiction, L’ingegnere etico è indubbiamente uno degli esempi più significativi e più |
forti. In questo stesso fascicolo troverete anche una novità vecchia di settant’anni: un |
racconto di Ambrose Bierce, il cupo e un po’ misterioso precursore americano (come |
ricorderete, non si è mai saputo che fine abbia fatto: scomparve senza lasciare tracce e |
inducendo Charles Fort ad affermare che era stato rapito da un «collezionista di |
Ambrogi»). Sebbene più famoso per i suoi racconti orripilanti, fra cui il celeberrimo Olio di |
cane, Bierce — sia pure su una linea abbastanza frankesteiniana, e senza tener conto |
della lezione di Verne sulla necessità e sulla bontà del progresso scientifico — scrisse |
alcuni racconti che possono collocarsi fra gli antenati legittimi della scìence-fiction: e La |
creatura di Moxon che vi presento è appunto uno di questi. Il mese prossimo sarà la volta |
di La torcia cadente di Algis Budrys, il ritratto psicologico d’una rivoluzione. Ma le novità |
più grosse riguardano la sorella Galaxy, che a partire dai prossimi mesi si dedicherà |
esclusivamente agli autori più famosi, mediante una memorabile operazione di annessione |
collettiva, tralasciando rigorosamente le mezze figure riempitive. |
Tellini |