La valle della creazione |
Tra le decine e decine di lettere che riceviamo continuamente dai nostri lettori (che sono |
senza dubbio alcuno i più preparati e obiettivi che mai collana di fantascienza abbia avuto |
la fortuna di possedere) un buon novanta per cento termina, abitualmente, così: « |
Naturalmente, la “linea” della collana ottima, e siamo lieti che i grandi testi abbondino. Ma, |
almeno una volta all’anno, perchè non pubblicare un romanzo veramente avventuroso? » |
Infatti, i lettori più competenti e maturi non sono soffocati da quella specie di disprezzo |
per i testi apertamente e dichiaratamente avventurosi, che molti ipercritici considerano |
alla stregua dei film sexy e dei fumetti dell’orrore. Perchè, si dice, distruggere a priori ciò |
che, bene o male, ha contribuito a costruire il solido edificio della fantascienza? Ogni |
letteratura ha il suo filone tradizionalmente popolare che spesso fornisce anche esempi |
dignitosi e validi. Ancorarsi semplicemente a una posizione negativa significa ben poco. |
Certo, non si pretende che un Williamson, un Burroughs, un Hamilton o un Van Vogt |
cominci a creare capolavori sociologici come Pohl e Kornbluth, atroci immagini di mondi |
spaventosi come Farmer, ironiche cavalcate nel futuro come Leiber, scintillanti gioielli di |
fantasia come Sturgeon. Ma quasi tutti i lettori apprezzano ugualmente Williamson, van |
Vogt, e, soprattutto, Edmond Hamilton, per quel senso del meraviglioso che emana dalle |
loro opere, per quella fantasia scatenata e improbabile che avvince il lettore dalle prime |
alle ultime pagine, per l’ingenuità e la freschezza che si possono trovare soprattutto nelle |
opere di Williamson e Hamilton. Certo, Williamson, Hamilton e Burroughs non scrivono |
opere sofferte e impegnate, eppure come dimenticare il ciclo di Carson, l’epopea della |
Legione dello Spazio, il fascino degli Umanoidi? E come dimenticare soprattutto la magia |
che traspirava dalle pagine di questi autori, nei primi anni della vocazione fantascientifica, |
quando tutti erano pronti ad accettare alla pari Guieu e City, Van Vogt e Vandel? Tra |
questi celebri autori avventurosi abbiamo scelto, per accontentare i nostri lettori, Edmond |
Hamilton. E non abbiamo scelto un romanzo ibrido, uno di quei pretenziosi centoni che |
mescolano all’avventura la psicologia da strapazzo, bensì un autentico romanzo d’azione, il |
romanzo che forse maggiormente ha consentito ad Hamilton di liberare la sua fantasia e |
di creare quel sense of wonder” che l’ha reso giustamente famoso negli anni eroici della |
science fiction in America. Diciamo subito che La Valle della Creazione non è una epopea |
spaziale come Guerra nella Galassia né una magnifica favola per adulti come Agonia della |
Terra; si tratta bensì di una ripresa di un altro tema classico della science fiction |
d’avventura, il tema che già Conan Doyle, Burroughs e tanti altri hanno affrontato. |
L’esplorazione di una valle sconosciuta, perduta tra le altissime montagne del Tibet. Eric |
Nelson, soldato di ventura, ha combattuto per diversi anni le guerriglie di frontiera tra Cina |
comunista e “liberatori” (o presunti tali) nazionalisti. Naturalmente, Eric Nelson è l’unico |
tra i suoi compagni a conservare qualche sentimento umano, a parte l’umanissimo e |
tormentato patriota cinese Li Kin e, naturalmente, qualcosa di strano gli accade all’inizio |
del romanzo: e, più esattamente, Eric Nelson sente nella mente echeggiare strane voci. |
Voci, a dire la verità, ben poco allegre, perchè la loro conversazione è a base di morti e |
omicidi e guerre. Nel frattempo. imo straniero delle montagne, certo Shan Kar, è venuto |
ad arruolare i mercenari stranieri (che naturalmente stanno attraversando un momento di |
crisi, pressati dall’Armata Rossa e abbandonati dai soldati) per combattere una battaglia |
all’interno di una valle sconosciuta chiamata L’Lan. L’Lan la dorata, dove il passato riposa. |
L’Lan la bella, in cui all’inizio del mondo fu creata la Fratellanza, L’Lan, la valle della |
Creazione... E’ naturale che esista una leggenda su questa valle, naturale almeno per |
Edmond Hamilton, ed è ancor più naturale che all’interno di essa combattano guerrieri |
umani con tanto di elmo, spada e corazza, e guerrieri.., non umani, Fratelli dell’Uomo, |
ma... Bene, a questo punto è inutile proseguire. Il lettore scoprirà da solo quello che |
veramente accade nella Valle della Creazione. Un solo avvertimento ai nostri amici lettori, |
però: se amate l’avventura come innocente svago, se vi divertite all’ingenua freschezza |
delle pagine del Libro della Giungla, del Mondo Perduto, e di altri illustri antenati di questo |
grazioso e godibilissimo La Valle della Creazione, leggete pure: è una specie di strenna, |
questa, che vi abbiamo offerto per esaudire le vostre richieste. Però, se non avete più |
neppure la forza di divertirvi e di sorridere e di lasciarvi catturare dal fascino |
dell’avventura... ebbene, oltre a un consiglio naturale, quello di lasciare perdere non solo |
questo libro ma tutti i romanzi e racconti avventurosi che pure hanno dato tanto alla |
science fiction, ve ne possiamo offrire un altro: cercate di rimediare, finché siete in |
tempo. |
Tellini |