Spie nello spazio
A differenza dei vari Asimov, Bester, Sheckley e di tutti gli altri maestri della science
fiction che si sono cimentati nel giallo, ben pochi sono stati gli autori di fantascienza che
hanno osato affrontare il terreno minato dello spionaggio, in un domani più o meno
remoto. Comunque, in questo volume ci sono tre ottimi esempi di spy-story nello spazio,
scelti secondo una scansione, per così dire, temporale. Il primo romanzo, Incognita uomo
di Algis Budrys, si svolge in un futuro così prossimo da poter essere un Segretissimo
pubblicato tra una decina di anni: uno scienziato americano viene rapito dai russi e
restituito, dopo una sorta di lavaggio dei cervello, in un involucro d’acciaio, metà essere
umano e metà robot. In A noi le stelle! di Poul Anderson spicca la figura di Sir Dominic
Flandry, capitano dell’imperiale Servizio di Spionaggio Navale, che in nome della Terra e
contro i cattivi gallinacci del cosmo, recita il ruolo eroico, e insieme caricaturale, di un
James Bond dello spazio. La terza storia, Ai margini della Galassia di Lloyd Biggle jr., ha il
pregio di aver creato la CIA dell’anno Tremila, l’ERI, che ha il compito di far scoppiare la
rivoluzione sui pianeti retti da governi autoritari, in modo che, dopo, possano essere
associati alla cosiddetta civiltà.
Tellini