Neuromante
Immaginate un futuro alla Bladerunner, non molto lontano dal nostro presente, un mondo
di cupa delinquenza e di elevata tecnologia, di droghe e computer, di traffico nero di
organi umani, di trapianti e di sfrenata ricchezza, di popolosi quartieri dove si aggira il più
torbido sottobosco umano, un mondo di cyborg e di tetre strade notturne, di fatiscenti
metropoli illuminate da un cielo grigiastro per le colorate luci al neon e gli ologrammi dei
locali malfamati.
In questo mondo si muove Case, che un tempo era stato il miglior “cow boy” d’interfaccia,
un uomo che con la mente riusciva a entrare e muoversi nell’incredibile mondo delle
matrici dei computer, nel cosiddetto “cyberspace”, dove la sua essenza disincarnata
frugava nelle banche-dati delle ricchissime corporazioni che dominavano la Terra e rubava
le informazioni richieste dai suoi mandanti. Ma poi Case aveva commesso il classico
errore, aveva cercato di rubare anche ai suoi mandanti, di tener per sé parte del bottino.
E, scoperto, era stato vittima di un destino cui avrebbe preferito la morte: il suo sistema
nervoso era stato danneggiato in maniera tale che non avrebbe più potuto entrare nel
misterioso e bellissimo mondo del “cyberspace”. Ma forse Case aveva ancora un’altra
possibilità, e stava soltanto a lui sfruttarla a dovere.
Un romanzo magnifico e avvincente, che unisce in maniera splendida un’accurata
estrapolazione sociale e tecnologica a una incredibile serie di personaggi dipinti con
maestria e con uno stile vivido e immediato, da un nuovo scrittore che ha già conquistato
il pubblico d’oltre oceano e si avvia a diventare uno dei nuovi “grandi” della fantascienza
mondiale.
Viviani