L'anno del massacro
Da quando l'umanità combatte gli Chtorr non ha mai conosciuto un momento così critico.
E il Comandante Jim McCarthy sa che gli obiettivi del Nemico sono molto più ambiziosi di
quanto non sembri…
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Il futuro di cui ci racconta David Gerrold in L’anno del massacro quarto libro del noto ciclo
"La guerra contro gli Chtorr", è un movimentato caleidoscopio di luci e colori in cui l'odore
della morte, della materia sanguinolenta e in decomposizione è subito avvertito dal lettore
come foriero di una drammatica trasformazione. È anche un futuro in cui la vita,
biologicamente intesa, corre a una velocità folle, secondo una logica aliena e
imperscrutabile che tradisce un ritmo evoluzionistico proprio non di questo mondo.
L'invasione chtorr del nostro pianeta viene dunque presentata come una progressiva,
inarrestabile metamorfosi dell'intero biosistema terrestre una volta che al suo interno siano
state introdotte alcune sostanziali varianti fisico-chimiche. Più che di una invasione si
tratta allora di una sorta di "contagio", di lenta contaminazione di piante e animali, di
graduale alterazione della zoologia e della botanica così come le conosciamo. Il racconto
diviene dunque incubo biologico dagli effetti Stranianti in cui vermi giganteschi, dotati di
una purpurea, letale agilità, solcano giungle amazzoniche e deserti texani per poi nidificare
in smisurati insediamenti simmetrici (i "mandala") al cui interno si realizza la mutazione
finale, l'orribile e grottesca scoperta presentata nelle ultime pagine.
Tellini/Cottogni