Quando esplose Selene |
Raymond Z. Gallun, noto scrittore americano di fantascienza e collaboratore di «Collier’s», |
fa rivivere, in questo romanzo l’eterno sogno di Faust: la vittoria della vita sulla morte. L’ |
umanità futura descritta da Gallun, sembra aver trovato l’elisir di lunga vita: è così |
possibile far rivivere le vittime innocenti e coloro che sono ritenuti indispensabili per |
l’evoluzione della civiltà. Il romanzo ha inizio con una spaventosa catastrofe nella quale |
perdono la vita milioni di uomini. La luna, laboratorio scientifico della Terra, esplode. E’ |
quindi indispensabile ridare la vita agli innumerevoli scienziati e tecnici lunari, senza dei |
quali l’umanità subirebbe un grave regresso. Il processo di resurrezione immaginato da |
Gallun si basa, non soltanto sulle conquiste di una elevata tecnica, ma anche sulla |
memoria e su altre misteriose qualità mentali dei defunti che si debbono far rivivere. Ma |
nel popolo degli artificiali avvengono i più strani fenomeni psicologici dovuti al conflitto fra |
i ricordi precedenti e le esperienze della nuova vita; conflitto che da origine a due caste: |
quella dei «normali» e quella degli «artificiali», che, inevitabilmente finiranno per cozzare |
una contro l’altra. Agli «artificiali» sembra mancare l’anima immortale, cioè la scintilla |
divina, ma essi posseggono, per contro, doti fisiche e intellettuali superiori anche a quelle |
dei loro stessi creatori. I loro figli, poi, formano addirittura una razza umana |
completamente nuova, di fronte alla quale, i «normali», fuggono con orrore e paura. Il |
«cast» è composto da uno scienziato che iniziò il processo di risurrezione, dal «leader» del |
popolo «artificiale» e da due giovani studenti. Questo romanzo fa meditare e mette in |
guardia contro le conquiste miracolose di una scienza che rasenta il diabolico. Queste |
conquiste diventano disfatte quando l’uomo pretende di imitare l’opera di Dio. |
Tellini |