Il destino di Spock
I vulcaniani una volta erano una razza primitiva e violenta, ma rinunciarono alla brutalità e
alla loro natura guerriera per abbracciare la logica. Una piccola fazione, però, creò
l'Impero Romulano, dove prosperò il vecchio modo di vivere dei Vulcaniani. Adesso,
all'interno del territorio Romulano esiste un movimento sotterraneo che vuole riunire due
mondi con antenati comuni ma ideologie contrapposte, una riunione che alcuni hanno
atteso per tutta una vita e per cui altri darebbero volentieri la propria vita pur di fermarla.
Continuando la missione cominciata ne Il segreto di Spock, l'Ambasciatore della Flotta
Stellare cerca di insegnare la logica della via Vulcaniana a un piccolo numero di Romulani
che vogliono riunire l'Impero Romulano al pianeta Vulcano. A loro insaputa, però, una spia
Romulana si è nascosta tra i ranghi dei simpatizzanti dell'Unificazione. Traditi da questa
spia, Spock e i suoi seguaci vengono presi in ostaggio. Temendo che la conoscenza che
Spock ha nella sicurezza della Federazione cada in mano nemica, la Flotta Stellare
spedisce la sua migliore nave, la U.S.S. Enterprise 1701-D, e il suo rinomato capitano,
Jean Luc Picard, per assicurare il rilascio degli ostaggi. Per fare da consulente durante i
negoziati, viene chiamato l'ex collega di Spock che aveva servito con lui sull'originale nave
stellare Enterprise, l'Ambasciatore McCoy, sempre allegro e pungente. La situazione si
complica ulteriormente quando il Capitano Montgomery Scott confisca una nave stellare
fuori servizio e si lancia nel suo personale tentativo di salvataggio di Spock. Picard deve
ora trovare un modo per conservare la sicurezza della Federazione e prevenire una guerra,
cercando allo stesso tempo di superare il campo minato dei pericoli e della letale politica
Romulana che minaccia la sua nave, il suo equipaggio e la stessa Federazione.
Vegetti