Chew-9 |
E se anche non mi risulta che Franco Forte sia originario di Napoli, debbo in tutta onestà |
dire che è una bella capa tosta. Al di là di ogni dubbio. |
Perche scrivi oggi, scrivi domani, è riuscito coi suoi racconti a costruire un universo |
compatto, estremamente omogeneo. Dominato dallo spettro del Chew-9, una droga che |
Franco ammette di avere derivato dal Chew-Z di Philip Dick di "Le tre stimmate di Palmer |
Eldritch"; e va bene, no problem. Il nome stesso è un omaggio alla memoria di Dick. |
Una droga che non solo altera la percezione della realtà, ma può modificare la realtà |
stessa; restituire le gambe a chi non le ha più, permettere di librarsi nei cieli del |
cyberspazio, comandare un'astronave in rotta di collisione con un buco nero. Insomma, |
fare tutto. Anche friggersi il cervello, eventualmente. L'unica cosa che non ho capito |
bene è se Franco stia o no con gli Antiproibizionisti... |
L'impressione generale che questi suoi racconti mi hanno dato è stata quella di essere di |
fronte non a un'antologia, ma a un romanzo dalla trama spezzettata in tanti rivoli, tanti |
personaggi. Perche, al di là del Chew-9, di storia in storia il lettore si accorge di trovarsi in |
un mondo coerente, ben delineato, riconoscibile da un episodio all'altro. Un futuro |
piuttosto agghiacciante e malconcio, ma non privo di lati affascinanti. E vedo rispuntare, |
di nuovo, il fantasma di Philip Dick, grande cantore delle catastrofi che ci attendono dietro |
l'angolo, e che anzi sono già cominciate, però la gente preferisce chiudere gli occhi e |
tirare diritto. Ecco: se c'è un senso ultimo, una morale da trarre dalle storie di Franco |
Forte, è l'invito ad aprire gli occhi. Lui di certo non li tiene chiusi; e con queste sue trame |
sapientemente costruite, con un gusto del narrare dal sapore molto classico fuso con le |
strutture post-moderne (si può dire? Mah...) del cyberpunk, ci invita a fare altrettanto. |
Speriamo che qualcuno gli dia retta. Non sarebbe una cattiva idea. |
Cottogni |