Melampus
L'autore dice che i due manoscritti de Il gioco e il massacro si riflettono l'uno nell'altro e si
completano: ed è questo il fine che li unisce, per formare un romanzo in due parti.
<omissis> Melampus è la storia di uno scrittore di cinema che va a New York per scrivere
un film e che, non sapendo trovare storie ordinarie valide per la finzione, finisce per
viverne una straordinaria nella realtà: la donna che lo ama e che lui ama si trasforma in
cane: insieme Giorgio Fabro e Liza Baldwin vivono questa nuova strana metamorfosi che
l'autore mantiene ironicamente ambigua e sospesa fino alla sua sconvolgente conclusione,
proponendo una morale simbolica nel ribaltamento di ogni logica, per cui la donna che si
trasforma in cane si mantiene più umana dell'uomo che resta ancorato alla ragione. Storie,
dice l'autore, sempre meno improbabili in una società dove la metamorfosi è una vita di
ricambio, tra il gioco e il massacro, nel rifiuto del passato e nel sospetto del futuro. E
storie con le quali Ennio Flaiano ritorna al romanzo dopo anni di silenzio, dando la misura
della sua ironia tragica. Sia in Oh Bombay! che in Melampus, la semplicità nasconde una
scelta rigorosa dello stile e l'apologo si fonde nell'azione; sicché queste sue ipotesi
davvero straordinarie sembrano celare una filigra-na in cui l'intelligenza e lo scherzo, lo
studio "crudele" dei costumi e dei perso-naggi si ravvivano nella pietà della condizione
umana e dell'amore visto proustianamente come "cattiva scelta".
Cottogni