Il ribelle di Dayworld
Ritorna in questo romanzo Jefferson Cervantes Caird, l’eroe di Dayworld, una delle più
originali creazioni di Philip J. Farmer: un mondo del lontano futuro dominato da un regime
dispotico e repressivo, nel quale ciascuno vive un solo giorno alla settimana e negli altri
sei deve rimanere in animazione sospesa. Il crimine più grave nella Nuova Era di Dayworld
è quello di vivere orizzontalmente il calendario, e Caird è uno di questi trasgressori, un
“violagiorno” in possesso di sette diverse e bizzarre identità. Catturato dopo una serie di
mirabolanti avventure, all’inizio di questo nuovo romanzo Caird riesce a fuggire da
Manhattan (con la nuova identità di William St. George Ducan) e a rifugiarsi nelle foreste
selvagge del New Jersey, dove si unisce ad una banda di fuorilegge violagiorno,
un’inimitabile galleria di personaggi costretti anch’essi a vivere nella clandestinità. La fuga
di Caird scatena però una nuova spietata caccia all’uomo, perché una delle sue molteplici
identità è in possesso di un segreto d’immensa portata che può sovvertire le regole di
Dayworld. Il protagonista ed i suoi amici fuggono attraverso il paese verso la nuova Los
Angeles, una fantastica città di torri svettanti e ponti sospesi, costruita sulla superficie
dell’oceano che ha ormai inghiottito la vecchia metropoli. E qui essi cercheranno di
realizzare un piano disperato per riconquistare la libertà, in un mondo dove questo
concetto sembra aver perduto ogni significato.
Viviani