La nebulosa di Andromeda |
"Eh sì, le grandi conquiste richiedono grandi sacrifici. Ma per me, andare su Vega non |
sarebbe neanche un sacrificio. Che vuole? La mia vita sulla Terra non è stata che una |
serie di brevi pause tra un volo spaziale e l'altro. Del resto, su un'astronave ci sono |
persino nato. Mia madre era imbarcata su una delle quattro astronavi delIa 35ª |
spedizione, lo sono nato a metà del viaggio verso la stella doppia MN 19026+ 7 AL, e la |
legge l'ho trasgredita due volte. Due volre, perche sono cresciuto e sono staro educato |
dai miei su un'astronave e non a scuola. Ma che potevo fare! Quando la spedizione tornò |
sulla Terra, io avevo già diciott'anni... |
Insomma, i miei mi tenevano in una plancia comando come questa, e io sgranavo i miei |
occhi ignari di bambino di fronte ai quadranti, ai manometri, ai teleschermi, e seguivo |
incantato la danza delle stelle. La mia prima impressione cosciente fu il cielo di un pianeta |
disabitato, che io osservavo dalla cupola di vetro del posto d'osservazione meteorologico, |
E quel cielo, il mio primo cielo, era nero, con le chiare luci delle stelle immobili e due soli di |
inimmaginabile bellezza, arancio pallido e azzurro intenso..." |
Cottogni |