E Jones creò il mondo
Uno dei primi romanzi di Philip K. Dick, pubblicato nel 1956, E Jones creò il mondo è un tipico
esempio dell'apocalittica e oscura atmosfera che domina l'immaginario fantastico degli anni
Cinquanta. Il romanzo racconta l'ascesa del rivoluzionario psichico Floyd Jones in una società
del futuro dominata da un governo totalitario che richiama quello del Grande Fratello
nell'epocale romanzo di George Orwell.
Nel XXI secolo i cittadini degli Stati Uniti sono guidati da un sistema teologico e filosofico
chiamato Relativismo di Hoff, perfetta rappresentazione di un mondo in cui le persone non
hanno nulla in comune e gli individui conducono le loro esistenze in un'intollerabile solitudine.
Questa mancanza di unità permette al Governo di mantenere la sua struttura di potere e di
soggiogare una popolazione la cui mancanza di emozioni impedisce di comunicare e di
ribellarsi. La popolarità e il successo di Jones scaturiscono dalla sua campagna contro un
misterioso plasma interstellare, una tipica rappresentazione aliena degli anni in cui il romanzo
viene scritto, che infonde una nuova energia in una società stremata dal conformismo e
dall'autorità. Jones ha dalla sua parte anche un particolare potere, una preveggenza limitata
a un anno, che gli permette di leggere gli avvenimenti futuri quasi nella loro totalità.
Ricco di situazioni futuristiche e bizzarre, E Jones creò il mondo rivela una visione cinica
dell'idealismo rivoluzionario che sembra anticipare alcuni esiti del decennio successivo, che
Dick commenterà con grande amarezza in opere come Un oscuro scrutare.
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