Il mondo che Jones creò
sopraffazione, e r e a inesauribilmente motivi e figure, in una progressione rigorosa e
convincente. Definito « eccellente>) da Harry Harrison, The world Jones made può essere
considerato un esempio da manuale di ciò che è possibile ottenere. anche partendo da un
tema sfruttato fino alla nausea, quando a servirsene è un autore intelligente e acuto,
che rifugge dall’imitare i modelli più o meno famosi e preferisce cercare soluzioni nuove,
con coraggiosa ostinazione: una lezione e un esempio che Dick ha continuato e continua
a offrire alla quasi totalità degli autori specializzati del mondo.
Tellini
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