L'occhio nel cielo
Questo romanzo ci pone una domanda: «Come sarebbe il mondo se ognuno di noi lo
potesse plasmare a sua immagine e somiglianza, secondo i propri personalissimi gusti e le
proprie idee altrettanto personali?». L'autore muove le fila di otto personaggi, diversi per
mentalità e temperamento, e immaginando che gli otto vengano coinvolti in un pauroso
incidente, che si verifica negli impianti di una grande centrale atomica, li proietta in mondi
differenti. Mondi che appartengono di volta in volta a un'isterica zitella, a una matrona
puritana, a un ex-mìlitare dalla mente ristretta, a un esasperato quanto falso idealista.
Mondi distorti come distorte sono le menti degli individui scelti da Philip K. Dick per
riassumere l'umana presunzione di creature infantili o perverse o assurde, che
inconsciamente ritengono sbagliato, e odiano, tutto quanto non risponde ai loro desideri.
Alla fine di questo divertente e interessante romanzo, si è portati a concludere insieme
con l'autore che è molto meglio vivere da esseri imperfetti quali noi siamo in questo nostro
mondo, per quanto scomodo e sgradevole e ingiusto possa sembrare.
Tellini