Contatto col nemico
Tutte le guerre sono fantascientifiche: i carri degli egizi, gli elefanti di Annibale, i segnali
di fumo usati da Giulio Cesare in Illiria, i cavalli usati da Cortez in Messico, ebbero, al loro
primo impiego, un valore d'arma segreta, di astuta e terrorizzante novità, al pari del radar
o di un robot d'assalto. Per questo, e non perché siano particolarmente bellicosi, gli
scrittori di fantascienza, da Verne e Wells in poi, si sono sempre ispirati volentieri al tema
della guerra, che offre indubbiamente un terreno ideale per le narrazioni avveniristiche. Ne
abbiamo raccolte alcune in questa antologia, e senza pretendere di influenzare gli stati
maggiori, riteniamo che valga la pena di meditare sul sensazionale rovesciamento
d'alleanze esposto da Philip Dick, sul Terzo Reich immaginato da Harry Harrison, sul povero
generale schiacciabottone presentato da Edmund Cooper. E per non essere accusati,
come spesso accade agli strateghi, di avere la vista corta, abbiamo tenuto conto di altre
ipotesi, da quelle tutte terrestri, di pura azione e movimento, di Lee Vernon, a quelle
lunari di Leinster, a quelle addirittura teologiche del diabolico Rav Russell.
Tellini