Millemondinverno 1975: Tre romanzi completi di Philip K. Dick
« Di buon mattino, Stuart McGonchie stava spazzando il marciapiede davanti al negozio
della ”Modern TV, Vendita e Riparazioni”... ». Cosi comincia il primo di questi romanzi. II
secondo si apre cosi: « La Packard gialla tossiva e ansimava arrampicandosi per le ripide
colline della Virginia. Peggy Barton si girò e frugò dietro il sedile per prendere una lattina di
birra. II metallo della lattina scottava ». E il terzo cosi: « Victor Nielson uscì da una delle
celle frigorifere del supermarket spingendo un carrello di patate novelle destinate al
reparto frutta e verdura... ». Una caratteristica fondamentale della narrativa
fantascientifica di Philip K. Dick è infatti di essere solidamente impiantata nella scena
americana attuale, o dell’imminente futuro, a livello della vita più quotidiana e familiare. Ma
l’altra e non meno fondamentale caratteristica di Dick è il crudo realismo col quale
l’evento fantascientifico si inserisce nella vita di tutti i giorni: alterandoIa o
stravolgendola, o schiacciandola sotto le più spettacolari catastrofi, ma sempre lasciando
la netta, precisa, inquietante sensazione che quanto accade ai suoi personaggi potrà
accadere - oggi o domani - a noi stessi.’
Tellini