Il gioco della gloria |
Circa cinquecento anni dopo la fine della Lega Polesotecnica e la nascita dell’impero |
terrestre, la stabilità della cultura umana si è ormai trasformata in stagnante decadenza: |
il crollo della civiltà si va avvicinando e il distacco, la noia, l’apatia, hanno preso il |
sopravvento sul morale, sull’energia nell’animo degli umani, e solo pochi militari ligi al loro |
dovere restano a contrastare l’entusiasmo e la forza della nascente potenza merseiana. In |
quest’epoca di raffinatezza e decadenza si muove Dominic Flandry, ufficiale della Marina |
spaziale terrestre: cavalleresco, gaudente, amante del lusso e delle belle donne, Flandry è |
uno dei personaggi più simpatici mai creati da un autore di fantascienza. A lui Poul |
Anderson ha dedicato uno dei cicli più affascinanti e famosi di questa letteratura. Nel |
precedente volume avevamo visto i “primi passi” di Flandry, le sue prime imprese nella |
guerra contro i Merseiani: lo ritroviamo ora sul mondo acquatico di Nyanza, sulle steppe |
del pianeta Altai, sul mondo isolato di Unan Besar, sempre impegnato a favore dei coloni |
imperiali, sempre alle prese con ribellioni, tradimenti, battaglie e con Nobildonne |
aristocratiche o principesse di sangue reale, sempre in lotta contro la Lunga Notte della |
barbarie, in un universo dove i valori dell’amore e dell’orrore personale hanno una |
considerazione sempre più scarsa. |
Viviani |