I Miti di Cthulhu
La mitologia aliena creata da H. P. Lovecraft intorno alla divinità di Cthulhu e al «
Necronomicon », il libro maledetto dell’arabo pazzo Abdul Alhazred, è ormai entrata a far
parte stabilmente delle letterature fantastica mondiale. La sua importanza, come sforzo
inventivo, ha un valore tutto particolare in quanto da oltre cinquant’anni intorno alle basi
gettate dallo scrittore di Providence si sta innalzando un complesso edificio cui
partecipano autori americani, inglesi, francesi, spagnoli, nonchè disegnatori di qua e di là
dell’Atlantico. Sulla mitologia di Cthulhu sono stati scritti volumi critici, saggi analitici, tesi
di laurea sia negli Stati Uniti che in Europa, e i suoi contenuti si sono dilatati nei « mass
media », dal cinema ai fumetti. Oggi, per la prima volta in Italia, l’intero « ciclo di Cthulhu
» (oltre venti tra racconti e romanzl brevi) viene presentato in questo denso volume che,
compilato in origine dall’amico e discepolo di HPL, August Derleth, è stato completato e
accresciuto dai due critici che più di ogni altro nel nostro Paese hanno fatto per
valorizzare e divulgare Lovecraft e la sua narrativa. L’opera consente di avere un
panorama completo dell’evoluzione della mitologia fantastica, dalle iniziali fonti ispiratrici
alla produzione più recente. La Parte Prima, a cura di Gianfranco de Turris e Sebastiano
Fusco, è dedicata infatti ai « Precursori », e comprende racconti di Poe, Bierce,
Chambers, Hodgson e Lord Dunseny; nella Parte Seconde sono ospitate le storie di coloro
che crearono effettivamente la sostanza dei « Miti »: Bloch, Kuttner, Howard, C. A.
Smith, Long, Derleth; la Parte Terza, infine, riunisce opere dei « Continuatori », cioè di
coloro che negli anni recenti hanno raccolto l’eredità di Lovecraft: Vernon Shea, Ramsey
Campbell, Brian Lumley, James Wade, e il noto saggista e romanziere inglese Colin Wilson.
Completa il volume un vasto apparato critico, raccolto dai curatori italiani, comprendente
la celebre « Storia e cronologia del Necronomicon » scritta da Lovecraft, due sonetti e un
singolare e ancora inedito « racconto epistolare » indirizzato da quest’ultimo a C.A.
Smith, una storia dei « Miti » di Derleth, tre pagine del « Necronomicon » ri costruite da
Philippe Druillet, una bibliografia completa sull’argomento, nonchè una serie di note,
Tellini