Le dimensioni del sogno |
La caratteristica più sorprendente di questo malizioso romanzo è la sua attualità. Spesso, |
in fantascienza, un romanzo viene rapidamente superato dalla realtà che modifica, se non |
addirittura le concezioni tecnologiche avveniristiche su cui è fondato, per lo meno |
l’ambiente che serve da sfondo; e i romanzi di pura fantasy, per quanto ciò possa |
sembrare una contraddizione in termini, sono superati anche più rapidamente, perché gli |
assunti su cui sono costruiti sono legati a mode di veloce affermazione e di altrettanto |
veloce declino. Le dimensioni del sogno sfugge a questo destino e resta un romanzo |
freschissimo e godibile nonostante i suoi trentun anni suonati. Le ragioni sono parecchie, |
ma la principale è la vertiginosa girandola di trovate che scaturisce inesauribile da Pratt e |
de Camp, due tra i più spiritosi umoristi che la science fiction e specialità affini abbiano |
mai prodotto. I tre mondi in cui Arthur Finch - archeologo, poeta a tempo perso, storico e |
soprattutto velleitario inguaribile - si trasferisce successivamente grazie alla mediazione |
dell’amuleto di corniola, sono talmente vivi e attuali, nella loro strutturazione logica, che |
potrebbero figurare nei testi sacri della più rigorosa fantascienza sociologica, della quale, |
in un certo senso, costituiscono una delle anticipazioni più disinibite e frizzanti. Pratt e de |
Camp, in ogni caso, non avevano altro intento se non quello di divertire se stessi e i |
lettori, e la loro operina riesce ancora benissimo a divertire, dopo tre decenni abbondanti. |
Se non fosse per il riferimento, del resto fuggevole, alla minacciosa incombenza del |
nazismo, il romanzo non sarebbe localizzabile cronologicamente, e potrebbe essere |
spacciato senza fatica per una produzione recentissima. Tre sono i mondi di Arthur Finch, |
più il quarto, quello reale, da cui evade per amore dell’avventura e della perfezione: e |
sono tre strutture allegoriche ottimamente rappresentative di tre fondamentali aspirazioni |
umane. C’é un mondo razionale, uno in cui l’affermazione dell’individualità e il diritto e il |
dovere supremo, ed uno dominato dalla concezione scientifica. Ma i risultati sono sempre |
catastrofici e spassosi. Finch si ritrova, nel mondo razionale, di volta in volta, |
assoggettato a un bizzarro esame attitudinale che supererà comunque perché |
sfacciatamente protetto dal politico locale, scaraventato in carcere per aver fatto |
pubblicità all’oceano, incaricato di falsificare pietre tombali per provare una quanto mai |
dubbia discendenza dal popolare pioniere Daniel Boone. Nel mondo scientifico, si troverà |
alle prese con una colossale ricostruzione storica organizzata senza risparmio di mezzi né |
di vittime, e scoprirà che grazie a una sfacciata sistematica in quella dimensione riescono |
a spacciarsi come scienza esatta l’astrologia, la numerologia e la lettura profetica dei |
sogni. Ma la parte in cui la scatenata fantasia degli autori raggiunge i momenti più |
irriverenti e più felici è quella relativa al mondo in cui la personalità umana è libera di |
esprimersi: editori che regolano la concorrenza con spedizioni punitive alla gangster, osti |
che obbligano con la forza il cliente desideroso d’una bistecca a ingurgitare insalata di |
crescioni, medium capaci di rendere visibili anche a persone sobrie i mostri del delirium |
tremens, romanzieri che girano completamente nudi, spettri di capi indiani che spennano a |
poker i malcapitati aspiranti a una risposta oracolare, canottieri che rifiutano di |
partecipare a una regata se non possono prendere a bordo la loro gara portafortuna, |
procaci cantanti decisi a vivere a qualunque costo avventure romantiche, giudici che |
assolvono una graziosa uxoricida perché ha eliminato il marito con un metodo molto |
originale. E dovunque, comunque, l’ossessivo pensiero del cubetto di corniola, che forse è |
la pietra filosofale di Apollonio di Tyana; e forse non lo è, ma in ogni caso ha il potere di |
sprofondare il protagonista in un gorgo sempre più profondo di guai, tragici per lui, |
Tellini |