L'ombra del dio alato |
'Re dei perfidi spiriti dell'aria', 'angelo scuro dei quattro venti': sono solo alcuni tra i molti |
appellativi del dio alato Pazuzu, una delle figure mitologiche più temute dell'antica |
Mesopotamia, terra che nell'immaginazione dei suoi abitanti pullulava di spiriti ostili da |
tenere a bada o blandire. Questo demone è il progenitore di una stirpe di esseri alati, ibridi |
mostruosi che compaiono nelle culture di ogni continente: avversari o servitori di divinità, |
creature malefiche o bendisposte nei confronti degli uomini, figure ricorrenti nei racconti |
e nell'iconografia popolare. Il mistero di queste apparizioni è lo spunto per lo studio di |
Danilo Arona, che segue gli ibridi alati nel corso della storia e, contemporaneamente, rivela |
come i miti mesopotamici non siano del tutto scomparsi con l'estinguersi delle civiltà in |
cui ebbero origine, ma siano sopravvissuti sotto forme diverse tramandandosi fino al giorni |
nostri. Particolare attenzione è dedicata ai meccanismi con cui la cultura contemporanea |
perpetua le antiche mitologie trasponendole nella letteratura fantastica, nel film, nelle |
leggende metropolitane. Per esempio, tutti conoscono "L'esorcista" di William Friedkin, ma |
forse non tutti ricordano che nel film il nome del demone è proprio Pazuzu. Attraverso |
testimonianze di scienziati e archeologi, tracce rinvenute in testi esoterici, |
documentazioni di fatti inspiegabili, "L'ombra del dio alato" conduce il lettore in un viaggio |
appassionante negli aspetti più oscuri dell'immaginario e del mito, un viaggio che incrina |
molte nostre certezze restituendo all'immaginazione e al fantastico quell'importanza che il |
mondo moderno sempre più tende a negare. |
|
"Lui arriva dal deserto e si abbatte sull'uomo che non teme più il suo dio, senza che |
nessuno possa prevedere o parare i suoi colpi. La sua rapidità è quella del vento, del |
lampo, dell'inondazione. Lui spezza gli uomini come fossero canne, li fa correre come folli, |
consuma membra e muscoli, lacera loro il petto". |
Vegetti |