La spada spezzata
Tra i romanzi fantastici contemporanei, pochi godono nel mondo anglosassone di fama pari
a La spada spezzata », che da vent’anni è fonte di ispirazione per numerosi autori di «
heroic fantasy ». Quella narrata da Anderson, pero, è una vicenda le cui radici simboliche
affondano in un terreno mitico non fittizio: il pantheon nordico. La vicenda di Ska8oc, il
bimbo scambiato dagli elfi, e di Valgaxd, il suo sostituto tra gli uomini, figlio in realtà di un
elfo e di una troll, si snoda infatti sullo sfondo della mitelogia scandinava, una delle più
ricche e affascinanti che esistano: gli dei Asi e gli dei Vani, i goblin, Asgard la Sede
Immortale, Yggdrasil il Frassino del Mondo, il Ponte di Bifrost, la Spada Spezzata. Questa
arma, simbolo del potere riconquistato, protagonista di infinite epopee fantastiche,
deciderà alla fine non soltanto le sorti del conflitto che appone i troll agli elfi, ma anche il
destino personale di Skafloc e Valgard. I lettori italiani, abituati forse ad un fantastico di «
tono » diverso, affronteranno con stupore i drammi ancestrali, le maledizioni, le battaglie,
le evocazioni di un mondo magico- eroico oggi scomparso, ma del quale rimangono vive le
motivazioni umane e sovrumane, i sentimenti di odio e di amore che fanno agire sul loro
palcoscenico insanguinato i personaggi di La spada spezzata ».
Tellini