Dove sparivano le navi
In quell'immenso arcipelago che è l'oceano Pacifico cominciano a sparire le navi. Non
transatlantici o grandi petroliere, niente di sensazionale, niente che meriti più di un
trafiletto. Ma c'è un giornalista australiano a mettere insieme, di trafiletto in trafiletto,
una serie preoccupante di indizi: piccoli mercantili, traghetti, panfili privati, pescherecci,
vecchie carrette conradiane non arriveranno mai a destinazione. Qualcuna viene trovata
alla deriva senza anima viva a bordo; ma la maggior parte si e come volatilizzata nella
breve rotta da isola a isola, da atollo ad atollo. È un ritorno alla pirateria? Una qualche
nuova e fatale turbolenza atmosferica? O uno dei tanti, leggendari mostri marini che sale
dagli abissi in cerca di vittime umane? Il solo modo di sapere la verità, di andare a fondo di
queste coincidenze forse puramente casuali, è di prendere una vecchia carretta e
incrociare con pazienza nelle acque sospette. La pazienza non del pescatore, ma
Tellini