Ottocento nero italiano. Narrativa fantastica e crudele
«Ottocento nero italiano contiene un’accurata selezione, realizzata dagli studiosi Claudio
Gallo e Fabrizio Foni, di storie scritte tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento, che
sperimentano i più diversi generi narrativi, tutte però accomunate da una forte passione per il
brivido e le vicende nere, racconti per lo più apparsi in rivista e spesso praticamente
scomparsi dalle biblioteche. Storie perdute che parlano di fantasmi, di vampiri, di cadaveri
che resuscitano, di camere nere, di case bianche e ville morte, degli strani casi dell’orologio
dello zio Sigismondo e del violino dello zio Bruno; storie in cui colpevoli e innocenti mostrano
tutti una metà oscura diabolica destinata a spaventare il lettore. Vicende a cui spesso è
negato il lieto fine, che hanno per teatro un Paese da incubo chiamato Italia, e dove i pericoli
possono annidarsi nelle città come nelle campagne, nelle case comuni come nei cimiteri,
nelle ville nobiliari come nelle più tetre prigioni di stato. Non si tratta di un semplice e dotto
repêchage, bensì di un viaggio illuminato e allo stesso tempo allucinante attraverso cento
anni di storie per non dormire».
(Luca Crovi)
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