Il giardino dei supplizi |
Mirbeau scrisse "Il giardino dei supplizi" nel 1899, un anno dopo l'Affare Dreyfus. Da allora, la |
letteratura di Mirbeau si inasprì ulteriormente nel segno di una critica radicale della società |
occidentale e delle sue regole morali, delle istituzioni politiche, dei falsi ideali. Uomo di penna |
e di azione, Mirbeau conciliò i suoi istinti primigeni nella prosa del "Jardin", mettendo in scena |
una crisi travestita dai panni colorati del romanzo esotico. Alla fine di un viaggio allucinatorio, |
rito di passaggio scandito dalle febbri, dal chinino e dalla corruzione, il lettore è preso per |
mano e condotto nelle viscere infernali del supplizio. Considerato per anni un romanzo |
pornografico e provocatorio, "Il giardino dei supplizi" è in verità uno spietato affresco di |
denuncia sostenuto dal racconto di un uomo che, inseguendo la verità, finisce per |
distruggere se stesso. La scrittura onirica e surreale di Mirbeau offusca, segmentando la |
narrazione, il tema ciclico del romanzo che avvolge la vicenda come un hortus conclusus: nel |
continuo alternarsi di vita e morte, corruzione e rinascita, peccato e virtù, Mirbeau celebra |
ciò che, senza ombre di banalità, avrebbe solamente chiamato vita. |
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