Magdeburg. Il demone
Nazione germanica, Anno Domini 1631. Un’effimera illusione di pace svanisce con le nevi
dell’inverno. Una primavera improvvisa e cruda tramuta la terra tedesca in una desolazione
desertica. Magdeburg, città del destino e della dannazione è di nuovo sull’orlo dell’abisso: la
difendono disperatamente le forze luterane sostenute dal re di Svezia, la stringe in una morsa
l’esercito dell’impero cattolico. Intorno a questo palcoscenico di morte si aggirano figure
avvolte dalla tenebra, schiacciare dal giogo del loro destino, anime morte e corazzate
dall’orrore: il principe Reinhardt von Dekken, pronto a trascinare i suoi uomini nel baratro;
Albrecht von Wallenstein, il demiurgo della guerra eterna; Wulfgar, l’eretico in nero; madre
Erika, l’indomabile superiora del monastero di Kolstadt e il distaccato Osservatore, che vacilla
nella sua imparzialità. Ciò che ha avuto inizio non può essere fermato… Sarà nel ribollente
cratere di Magdeburg che Wulfgar e Reinahrdt troveranno il loro fato, in un’Apocalisse di corpi
e di anime che chiude in maniera spettacolare l’epica trilogia ambientata da Altieri nella
Guerra dei Trent’anni, un’epoca in cui, come ci ricorda l’autore, «la tenebra dominò il mondo,
la follia fanatica pervase la coscienza, il sonno della ragione generò mostri».
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