Il silenzio di Lenth |
Sono passate ore da quando Hertha del clan Fyerno e Kaas, il Sommo Sacerdote di Lenth, |
hanno intrapreso quel sentiero scosceso. La fatica li ha quasi sopraffatti, ma non possono |
fermarsi: restare in quel luogo, l'Esterno, abitato da creature malefiche contro cui i loro |
incantesimi non possono nulla, significherebbe morire. Sulla via del ritorno, però, sentono in |
lontananza il pianto di un neonato e accorrono a salvarlo. Per Hertha il segno sulla fronte del |
piccolo non è che una macchia scura, mentre Kaas lo riconosce all'istante: quello è un triglè, |
un simbolo magico, e il neonato è l'Eletto, l'incarnazione di Kexan, il dio che lui e la sua gente |
hanno temuto e odiato, e che pensavano sconfitto per sempre. Quindici anni dopo, Windaw |
è ormai un ragazzo e vive ancora nel villaggio del Lethae Argenteo dove Kaas lo ha condotto |
quand'era in fasce e gli ha insegnato i fondamenti della magia. Ma Windaw non è come gli |
altri maghi: è il solo ad avere occhi di cristallo e capelli biondissimi, il solo ad avere quel |
cerchio nero sulla fronte e, da che si ricordi, è sempre stato trattato come un diverso. C'è |
una sola persona, oltre al Sommo Sacerdote, ad accettarlo nonostante la sua oscura origine: |
è Lea, una maga di grande talento. Sarà proprio con lei che Windaw intraprenderà il viaggio |
più importante della sua vita: sulle tracce della Pietra Alchemica, rubata dai terribili stregoni |
di Tarass, ma soprattutto sulle tracce di se stesso. Solo così si porterà a compimento la |
profezia per cui è venuto al mondo. |
Bertoni |