Dei padri fondatori. La fantascienza dalle origini al 1926
La moderna science fiction nasce ufficialmente nel 1926, con la comparsa nelle edicole
americane del primo pulp nel quale si conia il termine scientific fiction per descrivere la
narrativa di anticipazione. Ma le sue radici di quanto affondano nel tempo? Nessun fenomeno
letterario si verifica per caso, e la ricerca di antenati e precursori di questa letteratura del
presente porta a singolari sorprese. Davide Ghezzo parte da una definizione di science fiction
che restringe radicalmente i confini di una letteratura capace di spaziare imprevedibilmente
attraverso le scuole e i filoni artistici, e si pone alla ricerca di un legame storico che parte dal
mito, attraversa il viaggio epico-fantastico, sfiora i romanzi greci di avventura fantastica, si
sofferma su Luciano di Samosata e via via, attraverso il meraviglioso medievale e Cyrano de
Bergerac, i contes phiosophiques e il romanzo gotico; ci porta ad analizzare le radici profonde
di questa letteratura: da Mary Shelley a Edgar Allan Poe, da Jules Verne alle utopie
vittoriane, da Robert Louis Stevenson ad Arthur Conan Doyle, fino a Emilio Salgari, Rosny
ainé, Jean de la Hire, Jack London, Abraham, Merritt, Herbert George Wells e H.R Lovecraft.
Vediamo così la genesi della fantascienza moderna, in una cavalcata attraverso i secoli alla
scoperta di centinaia di scrittori e testi che hanno gettato le radici del futuro.
Un’accurata bibliografia critica completa un saggio di agile lettura e di complessi e profondi
contenuti.
Cottogni