La regola del silenzio
XLIV secolo a.C.
Nella Confraternita del Silenzio, sospesa tra liane a chilometri da terra, vive Serafino
Mang. Questo mondo ha una legge: gli adepti devono tacere e dimenticare la propria
identità, mettendo in comune i ricordi. Tracorsi 22 anni Serafino parte alla ricerca di una
donna, Onide, ma scoprirà che è stata uccisa. Tornato alla Confraternita, chiede di poter
vendicare l'omicidio. Il Tenero Reggente glielo concede: dovrà ibernarsi e attendere la
prossima reincarnazione dell'assassino. Serafino si risveglia dopo 64 secoli, e inizia la sua
caccia.
Il secondo romanzo di Enzo Fileno Carabba conferma la vena fantastica e grottesca di
questo giovanissimo autore, già emersa nel libro d'esordio, Jakob Pesciolini. La sua
scrittura è una giostra di sorprese, linguistiche e narrative. Nel romanzo lo spazio e il
tempo si dilatano fino ad annullarsi, i personaggi sono percorsi da voci, rivelazioni, forze
misteriose: fumetto ultraterreno e narrazione comica, ma con un'idea alta di letteratura. Il
passato remoto si fonde ad una visione del modo contemporaneo in bilico tra lo stato di
polizia e il crimine generalizzato. Fino al giorno in cui inquiete autostrade condurranno a
una discarica senza tempo.
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