H |
Tutto può accadere ad H. E tutto accade, perché H è un posto strano. Un'isola, certo, ma |
anche due mondi in uno, divisi a orari fissi dal gioco delle maree. Un avamposto dei sogni, un |
granello di terra ai confini tra il sonno e la veglia. Come i suoi abitanti, che su quel confine |
vivono in equilibrio instabile, ingaggiando schermaglie coi propri desideri e con le proprie |
fantasie voraci che s'intrecciano alla storia, la loro e quella dell'isola. Una storia popolata da |
reduci di Waterloo col bernoccolo degli affari, da pittori-avventurieri, da albergatrici che |
s'innamorano con una parola, e dalle loro figlie bellissime, perdute e poi ritrovate; da uomini |
che hanno bisogno di essere svegliati ogni giorno dalla voce degli angeli, e da uomini che a |
svegliarsi non riescono più, prigionieri di un limbo per dormienti senza ritorno. |
Vegetti |