Un pavese nell'harem del re ossia Pelle di Luna |
Siamo nel fiammeggiante Medioevo, quando l’antica e fiera Pavia del XIII secolo, mostra |
fedeltà all’Impero nel pieno delle feroci guerre che vedono contrapposti guelfi e ghibellini. |
L’imperatore Federico Il di Svevia, sta tentando ancora una volta di piegare alla propria |
autorità i Comuni padani. Si combatte un po’ dovunque, e il podestà di Pavia affida al giovane |
Siro di Trovamala, un eroe di quei tempi lontani, un messaggio segreto per Federico II, che |
si trova all’assedio di Parma. Siro discende il Po e s’avvia in sella al cavallo Ciapamcavùli |
verso la città contesa, attraversando un territorio desolato dalla guerra. Esperto e |
coraggioso, egli si tiene pronto a battersi: ma sulla sua strada, anziché nemici in armi, trova |
una donna, e anzi a quello che potremmo chiamare un amore impossibile, di fronte al quale è |
impotente. Dalla misteriosa e affascinante Pelle di Luna, Siro cerca di sfuggire: vi riesce la |
prima, ma non la seconda volta, quando il destino, per una stupida beffa, porta i suoi passi |
fin dentro all’harem del re. Ma l’amore rimane impossibile e la vicenda si conclude in triste |
silenzio, con una barca senza ritorno che s’allontana sul Po. Curiosa pausa, nella vicenda, |
quella dell’arrivo di Siro nell’improbabile città di Vittoria, descritta quasi come fuori dalla |
realtà, in un’atmosfera magica e rarefatta, una realizzazione dell’utopia sognata da Federico |
II. |
Piccinini |