2012 l'uomo al bivio
Il calendario sacro Maya termina nel 2012. Terminerà in quell’anno anche il mondo, o almeno il
mondo come lo conosciamo noi? La cupezza delle antiche profezie, la minaccia di catastrofi
naturali capaci di compromettere definitivamente l’equilibrio della Terra, i disastri causati
dall’uomo, il riscaldamento globale, le guerre, la fame, l’inquinamento delle acque, che
quell’equilibrio, temono i più pessimisti, forse hanno compromesso già, autorizzano qualcuno a
pensarlo. Non James Endredy. Tutti questi rischi, ci dice, esistono e sono, profezie a parte,
forse più spaventosi di quanto li immaginiamo noi, come una loro accurata rassegna dimostra.
Ma l’uomo è ancora in tempo per riprendere il destino tra le sue mani e salvare il pianeta
purché si risvegli dal torpore di una civiltà legata solo a ciechi valori materiali e si apra al Sé
Luminoso, all’armonia con la natura, alla co-creazione cosciente. Per farlo, è importante
ascoltare umilmente le voci dei Primi Sciamani — il Fuoco, la Terra, la Crescita — che l’Autore
interroga per noi con esperienza e pazienza: le voci di chi ha sempre saputo, così,
richiamano alla coscienza chi non sa più, smarrito nell’oblio di un sonno profondo. L’antica
saggezza degli sciamani ci mostra una strada possibile, anzi, sottolinea Endredy, necessaria,
per coniugare cambiamento personale e trasformazione della coscienza globale, felicità
individuale e salvezza del mondo.
Cottogni