L'Ultima Equazione
David Swift, docente di storia della scienza alla Columbia University, viene chiamato
d’urgenza al St. Luke’s Hospital di New York: Hans Kleinman, il suo vecchio professore di
fisica, è stato aggredito e torturato da uno sconosciuto e adesso è in bilico tra la vita e la
morte. L’uomo che David trova è ovviamente ben diverso da quello che, cinquant’anni prima,
era considerato uno dei più brillanti assistenti di Albert Einstein e che poi era diventato uno
scienziato ammirato da tutti. Kleinman è in stato confusionale e ripete in maniera ossessiva
due termini tedeschi — Einheitliche Feldtheorie — e una serie di cifre. David intuisce quale
significato dare a quelle parole: il professore si sta riferendo alla «teoria unitaria dei campi»,
quella che spiegherebbe tutte le forze della natura, dalla gravità all’elettricità alla potenza
nucleare. E sa pure che Einstein ha dedicato gran parte della vita a formularla, ma senza
riuscirci… O forse no? C’è comunque ben poco di teorico in quello che accade a David subito
dopo la morte del suo mentore: nel giro di poche ore, viene fermato dall’FBI con l’accusa di
omicidio e diventa l’obiettivo di un uomo determinato a tutto pur di scoprire quelle equazioni
rivoluzionarie. Perché David è la chiave, l’unica persona che, interpretando e seguendo gli
indizi criptici sussurrategli da Kleinman, può trovare la soluzione a un’ipotesi scientifica così
audace e devastante che potrebbe piegare le leggi dell’universo alla volontà umana...
Cottogni