I conquistatori delle stelle |
Queste storie furono scritte circa un quarto di secolo fa, per la vecchia rivista Amazing |
Stories. La essenza di ogni rivista non è il suo nome, ma la sua filosofia, il suo scopo; non |
è la semplice carta stampata, ma il pensiero di chi la scrive e di chi la dirige. Quella |
vecchia rivista, Amazing Stories, è scomparsa già da molto tempo; la rivista che porta |
quello stesso nome e che esiste oggi è diversa come i tempi moderni sono diversi dal |
mondo del 1930. La fantascienza era nuova, nel 1930; l’energia atomica era un sogno nei |
quale noi credevamo, e il volo spaziale era una cosa che noi cercavamo di capire meglio. |
Oggi, la fantascienza è diventata un campo vasto, l’energia atomica — malgrado ciò che |
pensano molti adulti di oggi! — non è un sogno. (E non è neppure un incubo; è |
semplicemente un fatto, e chiamarla ‘incubo’ è un altro sforzo per escluderla dalla realtà). |
Nel 1930, l’unico pubblico della fantascienza era costituito da coloro che erano ancora |
abbastanza giovani di spirito da separare e sognare un nuovo e più vasto futuro.., e nel |
1930 costoro erano soltanto i teen—agers. Costoro erano i giovani più brillanti, i giovani |
che desideravano giocare con idee e concetti di fisica e di chimica e di astronomia che |
quasi tutti i loro contemporanei Consideravano ‘un lavoro troppo difficile’. Io sono |
cresciuto con questo gruppo; le storie che ho scritto per anni e, più tardi, le storie che ho |
acquistato per Astounding Science Fiction sono cambiate, e sono diventate anch’esse |
più mature. Astounding Science Fiction ha oggi una gran parte del pubblico che ha letto |
quelle prime storie; non sono più studenti universitari e di liceo, certo, ma professionisti, |
ingegneri, ricercatori, scienziati. Naturalmente, per loro c’è bisogno di un genere di storie |
completamente diverso. Crescendo con loro, io e il mio lavoro abbiamo dovuto perdere |
molto del ciclopico entusiasmo che componeva le prime opere di fantascienza. Quando un |
ragazzo entra nel College, dirà «Voglio diventare uno scienziato» oppure «Voglio diventare |
un ingegnere»; ma i suoi concetti sono ampi e generalizzati. Quasi tutte le più importanti |
scuole tecniche, sapendo bene questo, hanno istituito un primo anno di orientamento, |
uguale per tutti gli studenti. Solo nel secondo anno, e in quelli successivi, ha inizio la |
specializzazione. Durante il secondo anno, lo studente dirà, «Voglio diventare un chimico» |
Al diploma, dirà, «Voglio specializzarmi in chimica industriale». Dieci anni più tardi, potrà |
specificare meglio il suo lavoro, descrivendo la natura delle ricerche chimiche da lui svolte |
e la loro funzione. Un anno dopo l’altro, è diventato sempre più specializzato, e molto più |
profondo. E’ sempre più in grado di realizzare l’importante lavoro del quale il mondo ha |
bisogno, ma, imparando a fare questo, ha perduto una buona parte del ciclopico |
entusiasmo senza orizzonti che l’aveva fatto vivere agli inizi. Queste sono le prime storie |
dei primi giorni della fantascienza. Il radar non era stato inventato; questa idea non ci |
venne in mente. Ma, benché queste storie non possiedano le rifiniture dei lavori |
successivi.., esse possiedono un entusiasmo contagioso che appartiene a un campo |
giovane destinato ai giovani e costruito dai giovani. Quasi tutti gli autori di queste prime |
storie erano, come me, studenti di liceo. (Piracy Preferred, il primo racconto, lo scrissi |
frequentando il secondo anno al |
MIT). Per i vecchi appassionati della fantascienza... queste storie sono tipiche dei giorni |
in cui questa letteratura ebbe il suo inizio. Hanno il bel sapore del nostro entusiasmo, |
l’entusiasmo di quando eravamo più giovani. Per i nuovi lettori di fantascienza ecco qui i |
semi dai quali è nato il lavoro di oggi, ecco le storie crea per un’immaginazione giovane, |
per chi voleva pensare ai mondo che avrebbe costruito negli anni a venire. Tra i sedici e i |
diciannove anni, un giovane deve decidersi sul Lavoro Che Deve Fare.., e prepararsi ad |
affrontarlo. Se sceglie bene, se sceglie con saggezza e preveggenza sceglierà un lavoro |
che si deve fare, un lavoro capace di rendere non solo del denaro, ma anche una |
soddisfazione morale, senza la quale anche il più ricco d’egli uomini non è che una larva |
senza sentimenti e senza avvenire. Nessun altro può scegliere quel lavoro per lui; è lui |
che deve scegliere il lavoro che sente più adatto. Le sfere di cristallo si possono |
acquistare a prezzi ragionevoli… ma esse non funzionano bene. I libri di storia possono |
essere acquistati prezzi ancor più ragionevoli, e si può contare moderatamente su di loro. |
(Anche se sono filtrati, per necessità attraverso le opinioni e gli atteggiamenti dell’uomo |
che li ha scritti). Ma non funzionano bene, come macchine capaci di prevedere, perché il |
mondo sta cambiando troppo rapidamente. Il mondo d’oggi, per esempio, ha una necessità |
disperata di ingegneri. Ci sono moltissimi lavori che le Nazioni vorrebbero realizzare con |
tutte le loro forze, e che non possono venire neppure iniziati- non ci sono abbastanza |
ingegneri disponibili, non ci sono tecnici, non ci sono progettisti. Cinquant’anni fa, lo |
studente d’ingegneria era una specie di Cittadino di Seconda Classe, nella città |
universitaria; era quasi confinato in un ghetto. Oggi le Arti Classiche stanno combattendo |