Vampiretta
Niccolò Ammaniti è stato barbaramente ucciso. I media impazziscono, i fan lasciano bigliettini
e lacrime sulla bara in diretta Tv, l’italia tutta s’interroga e ha paura. lnanto la polizia
brancola nel buio, mentre l’assassino si aggira ancora per le strade in cerca di altri scrittori.
Un’assassina, in realtà. Una studentessa come tante, insicura e un p0’ sola, che si
barcamena tra la tesi di laurea da preparare e il lavoro di commessa in una boutique, la sua
imprevedibile amica Matilde e una mamma sempre lontana, senza perdersi nemmeno una
presentazione letteraria o un reading di poesia. Lara è infatti una vera e propria divoratrice di
romanzi. E di scrittori. Quel che nessuno infatti sa — e che nessuno può sapere — è che
Lara è una vampira, con una fame di libri che trascende il metaforico per diventare
mortalmente reale, specie se si hanno una predilezione per i rapporti orali e un’irresistibile
passione per la letteratura.
Attraverso il ritratto surreale e tenero, sanguinario e a tratti esilarante di una grouple
assassina che percorre il mondo delle lettere vivisezionandone i protagonisti, i riti, i vizi e le
manie, Vampiretta ci regala una perfetta rappresentazione rock’n’roll dell’attuale rapporto tra
scrittori e lettori, in cui la passione per la letteratura si reifica in un culto isterico per
l’oggetto libro e per lo scrittore stesso, smarrito fra festival e “colazioni con gli autori”, da
vedere e toccare, più che da leggere.
Cottogni