L'estate dei morti viventi
Stoccolma è sull’orlo del caos. Dopo un’ondata di caldo torrido, in città si è creato un campo
elettrico di grande intensità: le luci non si spengono, gli apparecchi elettrici non si fermano, i
motori continuano a girare. E mentre nell’aria si avvertono strani ronzii, si scatena una
violenta emicrania collettiva.
È un ubriaco a vedere per primo una minuscola larva bianca che come uno spirito penetra il
marmo di una lapide. Poco dopo, si diffonde la notizia che negli obitori i morti si stanno
risvegliando.
La prospettiva di ritrovare i «cari estinti» scatena le reazioni più disparate in una società che
fa di normalità e consuetudine il proprio paradigma, ora improvvisamente sconvolta da un
fenomeno incomprensibile. E così, tra tanti, un vecchio giornalista corre a disseppellire il
nipotino; un’anziana signora riceve una visita alquanto insolita in piena notte; un uomo
disperato è convinto di poter riavere la moglie.
Ma quando i morti tornano, cosa vogliono? Quello che desiderano tutti: tornare a casa. E
riaverli con sé, non è esattamente come ci si aspettava.
Cottogni