La vigilia di Ognissanti |
Charles Williams, nato a Londra nel 1886 e morto nel 1945, è la riscoperta di una nuova |
generazione di lettori, forse più idonea a capirlo che non quelle vissute nei decenni trascorsi, |
per congenialità di immaginazione, per una maggiore sensibilità al fascino del mistero e del |
soprannaturale, per la volontà di evadere dalla morsa iugulante della civiltà delle macchine |
nel sovrarazionale. La narrativa di Williams si lega infatti a quella ventata di reazione |
antirazionalistica, a quel genere di sottile terrore che, senza risalire a più lontane matrici |
gotiche, ha i suoi illustri rappresentanti in Algernon Blackwood, Arthur Machen, M.R. James e |
persino nello Henry James dei racconti soprannaturali. Alla fonte della sua opera si trova un |
interesse religioso di natura mistica, che è una costante lungo l’arco della sua attività |
letteraria. |
La vigilia di Ognissanti, pubblicato nel 1945, è l’ultimo suo romanzo, affascinante proprio per |
la sua natura evanescente che è fatta di sogno ma che, tramite il sogno, evoca momenti |
reali ed eterni dello spirito umano. Compresa esteriormente nell’arco di tempo brevissimo tra il |
30 e la notte del 31 ottobre 1945, la vigilia di Ognissanti, appunto, l’azione si svolge di fatto |
nei tempi lunghissimi del labirinto interiore di anime tormentate. |
Due giovani donne, Lester Furnival ed Evelyn Mercer, rimangono uccise a Londra nell’impatto |
di un aereo precipitato. Le due defunte diventano le protagoniste di una vicenda |
soprannaturale in cui vivi e morti agiscono insieme in un’avvincente intersezione di piani |
narrativi: un dramma di spiriti martoriati, sospesi e pencolanti tra i poli opposti di dilemmi |
irrisolti, vittime di una perfida magia, le cui pratiche consentono a uno dei personaggi, Simon |
il Chierico, il mago e negromante dotato di poteri occulti e teso a un disegno superumano di |
potenza, di sdoppiare la sua stessa persona, di plagiare una donna fin quasi al punto di |
sacrificarla sull’ara di rituali blasfemi, di creare un automa destinato a compiere i suoi voleri, |
di esercitare facoltà taumaturgiche su una folla di invalidi asserviti alle sue suggestioni. |
Ma, come si dissolve un incanto malefico, il sortilegio di Simon è destinato a svanire sotto lo |
scrosciare della mistica pioggia di Ognissanti, che restituisce ai vivi e ai morti il bene |
agognato della pace. |
Bonazzi |