La croce di Bisanzio
Costantinopoli, 13-16 aprile 1204. Per tre lunghi giorni, Costantinopoli brucia e piange, vittima
del più cruento saccheggio nella storia dell'umanità. Nelle chiese, i crociati s'impadroniscono
delle immagini sacre e dei candelabri e riducono gli altari in frantumi. Nei palazzi, soldati
ubriachi trucidano chiunque si trovi sul loro cammino, poi saccheggiano e distruggono.
Uomini, donne e bambini sono torturati e uccisi senza pietà. Mentre infuria la battaglia, nella
basilica di Santa Sofia, un uomo infila in una bisaccia la Croce appartenuta all'imperatrice
Elena, madre di Costantino: quell'oggetto racchiude un frammento della croce su cui è morto
Gesù e ha un valore inestimabile. Deve essere salvato, a ogni costo. Ma un soldato scorge
l'uomo in fuga e lo uccide con un colpo di spada, impadronendosi della Croce. Italia, oggi.
Lucrezia Brandanti non crede ai suoi occhi: nello scrigno che il nonno le ha lasciato in eredità
ci sono alcuni antichi manoscritti che raccontano la storia della sua famiglia. Come
archeologa, Lucrezia capisce subito che si tratta di una scoperta eccezionale, soprattutto
perché in uno di quei testi si racconta di un suo avo, Arrigo Brandanti, Gran Maestro
dell'Ordine di Costantino, creato nel XIII secolo per custodire la Croce dell'imperatrice Elena.
Di quella Croce, però, si sono perse le tracce da tempo immemorabile. Toccherà quindi a
Lucrezia riprendere quella ricerca. Ben sapendo che ci sono personaggi ben più potenti di lei
che sono disposti a tutto pur di riaverla...
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