Il pianeta di ghiaccio
Anno 2050. Il potere è in mano alle donne e gran parte del pianeta è coperto da una coltre di
ghiaccio. Saul e la sua famiglia sono costretti a migrare verso sud, verso l’Africa, come
milioni di europei. È la fine della civiltà occidentale?...
Una vera e propria utopia al contrario. Un romanzo potente, apocalittico, introspettivo. Uno
sguardo acuto e profondo, quasi antropologico, che chiama in causa i radicali cambiamenti
climatici del pianeta, le migrazioni di massa, le discriminazioni razziali, il conflitto tra i sessi, lo
sfaldamento della famiglia, lo sviluppo tecnologico incontrollabile, e che ci mette sotto gli
occhi ciò che più temiamo: la fine della civiltà.
Cottogni