Myra Breckinridge
Fin da bambina Myra vuole entrare nello sfavillante mondo di Hollywood, tanto da plasmare la
propria vita come fosse una continua messa in scena: creatura versatile, femmina trionfante
che nessun uomo possederà mai, Myra è insegnante in una scuola di recitazione dove mette
a soqquadro le regole del bon ton. Se in passato ha vissuto il sesso in modo passivo, ora è
arrivato il tempo della vendetta e la vittima prescelta sarà Rusty, giovanotto piacente dalle
belle speranze drammaturgiche, sul quale la prorompente insegnante eserciterà un ambiguo
potere. E se la volontà di scardinare gli equilibri tra i due sessi, di propugnare un carnevale
della cultura americana degli anni Sessanta è la missione della nostra eroina, d’altra parte
qualcosa non torna nel suo intento rivoluzionario, e proprio lei s’innamorerà dell’ex ragazza del
maltrattato giovane, la dolce e ferrea eterosessuale Mary-Ann.
Bestseller da tre milioni di copie, funambolica pantomima pop, Myra Breckinridge, scritto nel
1968, è un’esilarante e attualissima mortificazione del culto della mascolinità di chi vedeva —
già quarant’anni fa — attraverso le gabbie del pregiudizio e scopriva le carte al futuro della
sessualità e alla sua urgente evoluzione: uno sguardo che ancora oggi scuote il lettore per
tanta irriverenza.
Cottogni