Le invenzioni della notte
Potrebbe essere una giornata come tante quella che Jonas, giovane viennese, ha davanti al
proprio risveglio. Ma dopo il solito caffè, scopre che la televisione non funziona, internet non
va, il giornale non gli è stato consegnato e il telefono della sua fidanzata suona a vuoto.
Perplesso, esce per andare al lavoro, e scopre una città deserta: uomini e animali sono
scomparsi, volatilizzati nella notte, lasciando ogni cosa intatta. Rimasto solo con gli oggetti,
con il silenzio e con il tempo, Jonas si dà a una disperata quanto inutile ricerca di un indizio
sulle ragioni di un simile stato di cose, e sul filo di una suspense che cresce a ogni pagina è
costretto a porsi domande angoscianti: che cos’è un uomo, quando è privato degli altri? Che
cosa rimane di lui oltre alla paura, all’impotenza davanti a un semplice mal di denti e a un paio
di ricordi che non può raccontare a nessuno?
A poco a poco, il terrore di essere solo si trasforma nella paranoia di non esserlo, gli oggetti
sembrano mutare in rettili freddi che lo osservano immobili, in una minaccia che percorre le
pagine con una violenza sottile, mai sopita. Finché i sogni travalicano la realtà, si mescolano
ai ricordi, e ionas comincia a dubitare della propria mente, risucchiato in un vortice di
delirio...
Un romanzo fortemente visionario che è insieme racconto di straordinaria tensione e
allarmante allegoria della realtà contemporanea.
Cottogni