Il morbo di Mida
Frederik Pohl, in un’intervista, racconta come è nata l’idea di questo romanzo. “L’idea del
Morbo di Mida mi venne proposta da Horace GoId,direttore della rivista Galaxy. Mi disse:’Fred,
perché non scrivi una storia che parli di un mondo in cui il problema sia la super, invece che
la sotto-produzione?’ lo gli risposi:
’Perché non credo neppure per un istante che un simile mondo possa esistere.’ Perciò rifiutai;
anzi, non fui certamente l’unico scrittore che si rifiutò di sviluppare quell’idea.
“Tuttavia Gold continuò a insistere e a un certo punto mi accorsi che il mio subconscio aveva
continuato a gingillarsi con quell’idea, esaminando gli sviluppi e le complicazioni del tema.”
E con quel concetto che continuava rigirargli per la mente alla fine Pohl trovò il filo
conduttore, tessendo una storia che sarebbe dovuta essere un satira, un avvertimento e nel
contempo una critica sociale. Una storia che descriveva una società utopistica in cui la
gente povera è costretta a consumare, mentre quella ricca può condurre liberamente la sua
esistenza.
Cottogni