Gli inganni di Locke Lamora
Dicono che Locke Lamora non abbia rivali nei duelli. Dicono che sia alto prestante e
fascinoso. Dicono che la sua missione sia rubare ai ricchi per dare ai poveri. Si sbagliano.
Basso di statura, deboluccio e un po’ imbranato con la spada, Locke ha un unico punto di
forza: nessuno lo può battere quanto ad astuzia e abilità truffaldina. E benché sia vero che
ruba ai ricchi (e a chi di grazia, dovrebbe rubare?) nessun povero ha mai visto un soldo
bucato grazie ai suoi furti. Tutto ciò su cui mette le mani lo tiene per sé e per i Bastardi
Galantuomini, la sua banda, che ha come motto: «Vogliamo essere più furbi e più ricchi di
tutti gli altri». Dopo un’infanzia da orfano, e un duro apprendistato presso il mitico Forgialadri.
adesso Locke si sente il re di Camorr, una città che sembra nata dall’acqua, ornata di
migliaia di ponti e di sontuosi palazzi barocchi. e popolata da mercanti, soldati, accattoni e.
ovviamente, ladri. In realtà, Camorr è il dominio di Capa Barsavi, perversa mente criminale
che da qualche tempo è impegnato in una lotta senza quartiere con il Re Grigio, altro
personaggio decisamente poco raccomandabile. Impiccione per natura, Locke si ritrova suo
malgrado in mezzo a questo scontro di titani e rischia di lasciarci le penne. Anche perchè il
suo misterioso passato nasconde un segreto...
Avventura, azione e un travolgente protagonista rendono questo romanzo un autentico
gioiello del genere fantasy. e hanno rivelato l’enorme talento di un giovane autore destinato
a entrare nell’empireo dei creatori di mondi fantastici.
Cottogni