Partenope Pandemonium
Napoli. Una città che è una porta per altri mondi e soprattutto, per infiniti livelli infernali.
Supponiamo che questa folle metropoli conviva con un multiverso altrettante folle:
chiamiamolo Omnia Pandemonium. Immaginiamo che da esso provengano le creature che
popolano il bizzarro folklore partenopeo e in esso trovino rifugio le figure partorite dalla
fantasia degli scrittori e i personaggi della Storia che hanno osato commerciare con
“conoscenze proibite”. Forse è questa la ragione della caotica vitalità e dell’impulso
autodistruttivo che scorre da sempre nelle fondamenta di questa terra e nelle vene dei suoi
abitanti. Nulla sarebbe precluso ai mortali che oltrepassano la soglia di questo mondo: poter
visionare “live” sanguinose battaglie e strazianti cataclismi, salutare i primi bipedi che
calpestarono il suolo di Partenope e sfuggire agli “Dei” che subentreranno al patetico Regno
dell’Uomo. E’ come Alice attraverso lo specchio, solo che questo specchio s’infrange in
centinaia, migliaia di frammenti. Ed ogni frammento diviene un racconto, un tassello
dell’infinito Mosaico che noi definiamo Ieri, Oggi, Domani.
Bertoni