Il tango delle cattedrali |
Lisa balla il tango come un angelo, e il tango sta per cambiarle la vita. |
Quando in un freddo mattino d’inverno torna dal mercato nella sua casa di Buenos Aires, |
l’ultima cosa che si aspetta è trovare un gigantesco gargoyle di pietra appollaiato sulla |
ringhiera del suo terrazzo. Alla zampa ha legata una pergamena che parla d’una gara di |
tango ai confini del mondo: il mostro è venuto a invitarla. Da quel momento in avanti la |
vita di Lisa cambia e tutto succede in modo rapido e vorticoso, proprio come in un tango |
passionale e potente. E allora si parte: un viaggio allucinante ben oltre le frontiere |
dell’immaginazione, attraverso la neve, il ghiaccio e la foschia fino a una città impossibile: |
la Cattedrale dell’Arte. |
Qui Lisa scopre che la gara non è che una copertura per il progetto ideato dall’inventore |
del tango in persona, un grande del passato ridotto ormai quasi a uno scheletro, per |
conquistare l’immortalità. In un susseguirsi di fughe e rivelazioni, Lisa capisce di poter |
contare solo su un bizzarro manipolo di amici: un cinico scrittore russo, un filosofo |
ubriacone, una poetessa con la sindrome di Stendhal, un pilota della Seconda guerra |
mondiale, un ballerino senza gambe... e il giovanissimo ed enigmatico Maurice, con cui |
affronterà i due pericoli più gravi che possano minacciare una donna: la morte e l’amore. |
Con questo romanzo d’esordio, scritto a 17 anni e durante un viaggio da Venezia al Polo |
Sud, Maurizio Temporin costruisce un edificio narrativo spettacolare e vertiginoso, un |
labirinto da percorrere a perdifiato fino all’ultima pagina. Da vero Gaudì della parola, |
scolpisce personaggi indimenticabili, intarsiati di dialoghi brillanti. E tra lampi di genio, |
poesia e perversa ironia, pone al lettore la più inquietante delle domande: è possibile un |
mondo in cui la vita imita l’arte? |
Cottogni |