La rivolta di Atlante. Il tema
Con "La rivolta di Atlante" Ayn Rand realizza lo scopo della sua vita: scrivere un romanzo
sulla libertà dell'uomo, sull'incrollabile fiducia dell'individuo nella propria creatività, sul
disprezzo per i compromessi, sul rifiuto del primato della società sul singolo. In un'America
devastata da leggi assurde che scoraggiano l'impresa individuale, Francisco D'Anconia,
Ragnar Danneskjold e John Galt mettono in atto lo sciopero dei cervelli. Le avventure dei
tre si intrecciano con quelle di Dagny Taggart, protagonista di appassionanti amori, che
da sola troverà l'oasi nella quale si sono rifugiati i reali produttori della ricchezza che non
possono più acconsentire a essere derubati del loro lavoro e a farsi dare, in aggiunta, la
colpa di ogni disastro. I personaggi del romanzo si dividono dunque tra coloro che tramite
progetti razionali vogliono migliorare la realtà e coloro che, invece, danno ascolto soltanto
ai propri sentimenti e alle proprie emozioni. Ma è la ragione l'unico mezzo di progresso
materiale e morale. È questo il messaggio che Ayn Rand consegna ai suoi eroi, paladini del
libero pensiero e del bene: sulla razionalità, infatti, si basano gli altri valori dell'uomo quali
l'indipendenza, l'integrità, l'onestà, la produttività, la giustizia, l'orgoglio. Un romanzo di
grande successo scritto da una donna coraggiosa e appassionata.
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