La casa maledetta
Angel è una ragazzina di quindici anni, sensibile, timida e insicura, spesso presa di mira
senza motivo dai coetanei a scuola. La speranza di un cambiamento nella sua vita arriva
quando la madre Myra, ossessivamente religiosa, e il padre Martv, alcolista e violento,
decidono di trasferirsi in un’antica casa a Black Creek Crossing nella ricca comunità di
Roundtree, sebbene giri voce che chiunque vi abbia vissuto sia morto in circostanze
sinistre. Da subito, fenomeni inquietanti arrivano a sconvolgere le loro menti e a turbare i
loro sogni, contribuendo a destabilizzare un equilibrio famigliare già molto precario:
improvvise visioni che emergono dal fumo che invade le stanze, un gatto nero che si
materializza dal nulla e una ragazza che appare in uno specchio. Angel trova conforto
soltanto in Seth, un compagno di scuola come lei emarginato, incompreso e bistrattato da
genitori e amici, e come lei attratto dal lato più misterioso, intimo e oscuro delle persone
e delle cose, che cerca di cogliere negli scatti delle sue fotografie.
Dopo la scoperta, niente affatto casuale, di un antico libro di rimedi magici forse
appartenuto alla madre e alla bambina della prima famiglia vissuta a Black Creek Crossing
— entrambe poi arse vive perché accusate di stregoneria — i due giovani si ritrovano a
investigare sulla storia della vecchia dimora e su un potere oscuro che, una volta fatto
proprio, offrirebbe loro una possibilità di riscatto per gli innumerevoli torti subiti.
Cottogni