L'altare su Asconel |
C’era una volta un grande impero che si stendeva tra le stelle. C’erano una volta i grandi |
imperatori che governavano centinaia di pianeti abitati, e che difendevano le rotte stellari |
mediante flotte di incrociatori spaziali, costruiti col massimo della perfezione di una |
tecnologia mai precedentemente raggiunta dall’uomo. |
E come tutti gli imperi della storia umana, anche quell’impero delle stelle, il più grande di |
tutti, decadde e crollò. I mondi che erano le sue colonie vennero lasciati a se stessi, e |
precipitarono in un Medioevo di ignoranza, barbarie, superstizione. Ma possedevano |
ancora una comune eredità: le astronavi imperiali funzionavano ancora. Si riparavano da |
sole, erano a prova di errore umano, indistruttibili dagli elementi, e obbedivano ai comandi |
di chiunque si sedesse ai loro quadri di controllo, molto semplici. Questa è la base del |
presente romanzo di John Brunner, che contiene tre romanzi in un solo volume: la saga di |
coloro che cercarono di risalire dal Nuovo Medioevo a un Nuovo Rinascimento... avendo a |
disposizione soltanto le astronavi del grande passato: vecchie, ma ancora capaci di |
funzionare. |
Viviani |