Magic
Ci sono vari tipi di fantasy, dice il guru mondiale della science fiction, Isaac Asimov: quella
eroica, quella infantile, quella horror e quella satirica. E quest’ultima quella che Asimov
predilige, perché è ironica, lieve e gli dà modo di scrivere in uno stile più fiorito e
“letterario”. La deliziosa serie di “George e Azazel” appartiene appunto a quest’ultimo
genere e nella presente raccolta di racconti inediti, ben Otto hanno per protagonista il
famoso esserino extraterrestre di due centimetri, che viene evocato dal suo misterioso
Universo da George, un simpatico fannullone perdigiomo, che vuole dare una mano a certi
amici nei guai. E così vedremo una giovane fanciulla bellissima, ma assolutamente frigida
per non dire glaciale, che si oppone ai focosi abbracci del marito, ma che dopo l’intervento
di Azazel sarà fin troppo disposta a farsi riscaldare da un sacco di volontari. Oppure un
vecchio compagno di scuola di George, che lavora in una ditta col compito di destare nei
dipendenti un sano Entusiasmo aziendale e che, dopo l’improvvido intervento dell’irascibile
diavoletto, porterà l’azienda alla rovina. In Magic troviamo inoltre un racconto della serie
dei “Vedovi neri”, tre vere e proprie fiabe, piene di saggezza e di ironia, e una parte per
così dire “teorica”, in cui Asimov ci spiega quale sia il confine sottile che separa
fantascienza e fantasy e disquisisce su una serie di problemi attualissimi, come la scuola,
l’educazione, il razzismo, la superstizione, sempre con la solita misura e intelligenza.
Ma perché intitolare questo libro Magic? E semplice: perché le vicende fantasy,
presentate da un grande scrittore che è anche uno scienziato, diventano.., magia pura!
Cottogni